Ciao a tutti,
ho appreso da poco che l'ACI ha intenzione di entrare nel mondo delle auto storiche e lo ha iniziato a fare compilando una lista di 340 auto che secondo una loro commissione sarebbero le uniche meritevoli a diventare veicoli storici (oltre a quelle over 40) e conseguentemente titolari di agevolazioni fiscali/assicurative.

Preso dalla curiosità ho scaricato tale lista e scopro:

alfa 75: accettati solo modelli di punta (no 1.6 1.8 carburatore) mentre per l'alfa 155 vanno bene tutti i modelli benzina!

citroen Ax: solo modelli Sport... e la Gt, la GTI la 4x4?

Fiat: le Duna vanno bene tutte, la 126 nessuna, 131 solo modelli di punta.

ecc..

Perchè discriminare auto che hanno fatto storia?
La 126 è un'icona anni 70 come la 127, mentre la duna non mi pare ne sportiva e neppure caratterizzante un periodo.
La 131 è stata l'ultima fiat trazione posteriore.

Ah, le 500 ci sono tutte nella lista.

Partendo dal presupposto che per me tutte le auto sono meritevoli di essere conservate (chi sono io, o l'aci per dire questa si quella no... con che criterio? Una cosa che per me è insignificate per altri può avere un alto valore simbolico: perchè la dovrei declassare?) spero che la lista sia ampliata o ancor meglio abolita.

Ritengo più corretta la politica ASI: tutte le auto sono meritevoli purchè in condizioni dignitose e soprattutto originali (per l'iscrizione al loro registo le condizioni necessarie sono queste).

Che ne pensate?

Chi và con lo zoppo..
...và piano!

Concordo pienamente... Avevo gia' letto questa boiata assurda... Inseriscono la Duna ma non la 127... In ogni caso lascera' il tempo che trova perchè a far fede, purtroppo o per fortuna, ci sara' sempre l'ASI ed i registri di modello (Lancia... Fiat, Alfa...etc)

Anch'io sono contro la discriminazione......
Spero solo che sbuchi qualche altro registro.....RICONOSCIUTO dalle assicurazioni....che nn sia l'asi.....
Che iscrivi le 5oo senza pretendere l'originalità assoluta....

-----Attenzione sempre a non confondere le AUTO D'EPOCA (nate 30 anni fa e più, e riconosciute per legge dallo stato italiano)e quelle di PARTICOLARE INTERESSE STORICO o STORICHE, che possono diventare tali dopo aver compiuto solo 20 anni e richiedendo la relativa certificazione all'ASI. Quando leggete norme o direttive relative al mondo delle "auto d'epoca" o delle "auto storiche", mi permetto di consigliarvi di leggere molto attentamente di cosa si tratti. Personalmente sto attendendo che L'ACI Storica assuma posizioni ufficiali tendenti a fare chiarezza e a togliere la caterva di abusi che in molti anno creato nel settore, solo per fare cassa. Questo è l'intento dichiarato l'anno scorso dal direttore del 'ACI Storica. Due di questi abusi dovrebbero fare pensare: 1) Le luci accese di giorno. Se sei iscritto all'ASI o al registro storico o FMI, sei esentato, altrimenti devi accenderle. 2)In caso di blocco del traffico a causa dell'inquinamento indetto dai comuni o dalle regioni, se sei iscritto puoi circolare ugualmente , altrimenti no. Come se un certificato potesse rendere più visibile e meno inquinante un'auto. Se questo non si chiama voler fare cassa!!! Chiedo scusa dell'OT.

"se conosci come è fatto un organo meccanico, la cura nell'usarlo,rappresenta di per se una gran quota della sua manutenzone"

Citazione:

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Originariamente inviato da adriano.casoni

-----Attenzione sempre a non confondere le AUTO D'EPOCA (nate 30 anni fa e più, e riconosciute per legge dallo stato italiano)e quelle di PARTICOLARE INTERESSE STORICO o STORICHE, che possono diventare tali dopo aver compiuto solo 20 anni e richiedendo la relativa certificazione all'ASI. Quando leggete norme o direttive relative al mondo delle "auto d'epoca" o delle "auto storiche", mi permetto di consigliarvi di leggere molto attentamente di cosa si tratti. Personalmente sto attendendo che L'ACI Storica assuma posizioni ufficiali tendenti a fare chiarezza e a togliere la caterva di abusi che in molti anno creato nel settore, solo per fare cassa. Questo è l'intento dichiarato l'anno scorso dal direttore del 'ACI Storica. Due di questi abusi dovrebbero fare pensare: 1) Le luci accese di giorno. Se sei iscritto all'ASI o al registro storico o FMI, sei esentato, altrimenti devi accenderle. 2)In caso di blocco del traffico a causa dell'inquinamento indetto dai comuni o dalle regioni, se sei iscritto puoi circolare ugualmente , altrimenti no. Come se un certificato potesse rendere più visibile e meno inquinante un'auto. Se questo non si chiama voler fare cassa!!! Chiedo scusa dell'OT.

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Quoto al 100x100 quanto da te esposto

Raga possibilmente non quotiamo il messaggio immediatamente prima della nostra risposta.
Grazie :-)

AMMINISTRATORE CATTIVOeROMPIBALLE!CHI non USA il CERCA e' UN SOMARONE!e chi SI offende E' un e CONTINUARE RIPROPONENDO DOVElaDISCUSSIONE SEMBRA piu' CONSONA al PROBLEMA!


JEAN the metaller
http:/www.cinquino.net/sch...

Parlando schiettamente:
con ASI se hai un'auto in ordine ed originale con più di 20 anni e puoi, pagando una cifra tutto sommato non esosa all'ASI (ti mandano pure la rivista a casa!), iscriverla al loro registro cui molte assicurazioni fanno riferimento per sconti e promozioni ed è riconosciuto ad oggi quale elemento di discriminazione tra una vettura di interesse storico ed uno scassone. Io ho iscritto una fiat 500 ed una 126 e vi assicuro che hanno controllato molto bene le condizioni e l'originalità di entrambe: se erano due catorci o cmq com pezzi non originali non passavano (e su questo sono stati chiari fin da subito!)

con la lista ACI, se hai un'auto che non rientra nella loro lista (o non ha più di 40 anni).... avrai sempre e comunque uno scassone non meritevole di agevolazioni anche se è un veicolo perfetto ed originale. Mi pare un approccio sbagliato di per sè. Non hanno senso le liste. E quella di ACI sembra contenere anche delle disomogeneità.
Tra l'altro le 40enni vanno bene tutte, ma secondo loro quante saranno le vetture non iscritte alla lista che potranno arrivare ai 40 anni?

Tutto ciò non per difendere ASI, ma solo per ribadire la mia contrarità a limitare i futuri possibili benefici solo ad alcune auto a discapito di altre che quindi saranno destinate a sparire per sempre.

Poi che vi sia concorrenza nella certificazione, ben venga! Ma che sia estesa su tutte le auto adottando come unico criterio di giudizio le condizioni della vettura.

Se un appassionato custodisce in modo impeccabile una alfa 75 1.8 carburatori piuttosto che una Fiat 125 o una Fiat 126 perchè deve essere disciminato rispetto al proprietario di una alfa 155 benzina di qualsiasi cilindrata o una Fiat Duna?
Scusate ma non capisco!

Chi và con lo zoppo..
...và piano!

Probabilmente l'ACI ha visto nel campo delle vetture d'epoca un vivaio dove poter fare ulteriori associati (l'ASI ne ha circa settantamila) e qualche funzionario ha pensato di entrare nel campo senza con ciò essersi fatto un idea di quello che vuol dire. Per riuscire a certificare quali e quante vetture d' epoca ci siano occorre una struttura che l' ACI attualmente non ha e cioè una cerchia di esperti capaci di esaminare vetture e decidere se e quali possano definirsi storiche. Per il momento la cosa è ancora del tutto embrionale, staremo a vedere cosa l' ACI deciderà ma è presto per fasciarci la testa.

-----Fedevolution non concordo con quanto dici che un'auto iscritta all'ASI sia da ritenersi perfettamente in ordine o aderente alla originalità. Se vai a qualche raduno, guardati in giro e ne vedrai tantissime con tanto di targa ASI, trasformate sia nella carrozzeria che nella meccanica. Io invece, se leggi il mio intervento, mi attendo che l'ACI intervenga per togliere la paternità di certe esclusive certificazioni che non hanno alcuna logica. Comunque vediamo cosa sarà capace di fare e di cambiare. Io mi riferisco soprattutto al solo parco delle auto d'epoca, cioè alle nostre dimensioni e non a quelle di particolare interesse storico , possedute da persone che ne annoverano a decine, e collocate, come valore, in una fascia molto diversa; persone che possono essere definiti "collezionisti".

"se conosci come è fatto un organo meccanico, la cura nell'usarlo,rappresenta di per se una gran quota della sua manutenzone"

Adriano, è vero che c'è chi snatura il veicolo dopo aver ottenuto l'iscrizione al registro (per fortuna non tanti, anzi!), ma è pur vero che:

- se lo vedi ad un raduno per lo meno è un appassionato (magari anche un pò di tuning, però è facile che la sua 'amata' venga tratta bene: difficile vedere ad un raduno auto mezze rugginose e/o con segni che ne evidenziano l'uso gionaliero)

- la richiesta di condizioni dignitose/ originalità impone che un possessore di un catorcio, prima di ottenerne la certificazione, ci spenda su un pò di dindi per cui o lascia perdere a priori oppure una volta spesi i dindi ed ottenuta l'iscrizione (quindi è facile che sto 'sbattone' lo faccia un appassionato) è facile che la tenga 'da conto' e non la usi come auto di tutti i giorni.
Da qui un uso più limitato ed accorto può giustificare ad esempio un premio assicurativo più basso in virtù di un minor rischio.

Il discorso 'condizioni vettura' per ora non è stato considerato da ACI: la loro filosofia sembra sia:
<<'Non tutti i veicoli vecchi sono storici: solo quelli che testimoniano lo sviluppo automobilistico nel corso degli anni, in termini di tecnologia, design, eleganza e prestazioni sportive, possono fregiarsi del titolo di “auto d’epoca”, meritando così a pieno titolo le tutele riconosciute dalla legge.'>>. A prescindere da condizioni e originalità.

Ora, che la Duna (contro la quale non ho nulla, intendiamoci...) sia testimone di sviluppo automobilistico in termini di tecnologia... eleganza o prestazioni sportive... mi pare un pò azzardato da sostenere.

Per me è un partire con il piede sbagliato: un voler classificare senza un filo logico che rischia di penalizzare alcuni appassionati.
E la cosa non mi pare corretta: tutto qui.

Inoltre ACI si è abbastanza disinteressata dell'argomento 'auto d'epoca' lasciando che a tutela del movimento ci pensino altri.

Non vorrei che, in periodo di vacche magre del mercato 'moderno', qualcuno abbia intravisto nel mondo 'auto d'epoca' una bella torta ed abbia voglia di una fetta.... e come sempre in Italia la cosa non potrà che andare a discapito dell'elemento più debole del sistema ovvero l'appassionato.

Spero di sbagliarmi, ma qualcuno disse: 'A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.'

P.s. la lista pare sia <<'già consegnata all’ANIA per fornire alle compagnie di assicurazione, ai fini della circolazione, uno strumento utile a muoversi con uniformità, chiarezza ed efficacia nel settore dell’automobilismo d’epoca.>>

Passo successivo?
Arrivare al pari (o più) degli attuali registri riconosciuti dalla legge?
In tal caso da 'strumento utile' potrebbe diventare 'documento di rifermento' quindi per tanti appassionati significherà rinunciare alla loro 'amata'.

Amici appassionati: marchiamoli stretti che è meglio!

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-----Fedevolution, la lista non è completa e deve essere ulteriormente arricchita (mancano tutte le Abarth e le 600). Il tuo richiamo a stare all'erta è assai condivisibile, e se mi consenti, io sono iscritto all'A.A.V.S. che mi ha rilasciato il "certificato di iscrizione al registro storico nazionale" relativo alla mia 500 L,(per sole 25 euro) e per averlo ho dovuto inviare 8 fotografie di esterni, interni e motore e la fotocopia della pagina del libretto con i dati tecnici. Dopo esame delle foto, mi è stato inviato il certificato suddetto. Credo proprio che se la mia 500 non fosse stata adeguatamente restaurata, non me lo avrebbero mandato. Questo sta a significare che non esiste solo l'ASI che possa decidere se un'auto sia rimessa come l'originale o meno. Che l'ACI abbia lasciato il campo libero per tanti anni, è anche vero, ed è anche vero che c'è stato chi ha approfittato di questo vuoto di regolamentazione. Ma sono convinto , come ho detto nell'altro mio intervento, che la chiarezza che dovrà essere fatta , riguarderà soprattutto i "collezionisti" veri e non noi( almeno io) che siamo semplici appassionati e che spesso utilizziamo l'auto d'epoca più del dovuto.

"se conosci come è fatto un organo meccanico, la cura nell'usarlo,rappresenta di per se una gran quota della sua manutenzone"

Non credevo fosse un problema quotare un messaggio prima della propria risposta.
Chiedo venia, mi adeguerò in futuro.

Ragazzi tenetevi i soldi in tasca altro che ACI,ASI... quello che si risparmia di assicurazione lo si paga per essere iscritti e per ricevere le riviste

Non voglio prendere la difese di nessuno, ma le mie esperienze dicono che la realtà è proprio così.
Con una 90 di euro sono iscritto a club affiliato (che mi manda una rivista specifica del 500) + asi (che manda La Manovella)e posso accedere a sconti su assicurazioni (con auto iscritte al registro asi) che altrimenti non avrei.
Dalle mie parti è già difficile avere sconti se l'auto è iscritta asi: se non lo è si paga il premio intero. E molte assi non ricoscono neppure l'asi.
Credo proprio che anche solo pagare l'assicurazione di una Delta HF 1.6 da 140 cv non storica costerebbe ben di più rispetto al premio 'storico' + iscrizioni varie.

Tempo fà avevo fatto un'assi che per fare sconti non chiedeva nulla solo i 20 anni di anzianità: da un giorno all'altro ha smesso di fare qualsiasi tipo di sconto e molti si sono ritrovati a pagare il premio intero oppure a dover migrare ad altra assi. Però quelle nei paraggi vogliono tutte almeno l'iscrizione asi. Molte sono state rottamate perchè erano dei catorci prive di ogni requisito per essere iscritte al registro asi.

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-----L'ACI è un ente riconosciuto dallo stato a cui sono stati demandati diversi compiti ufficiali da decenni( P.R.A., Reimmatricolazioni, Collaudi per modifiche, Riscossione dei bolli,ecc) Leggendo il programma d'intenti del nuovo direttore dell'ACI storica, senza menzionare altri sodalizi, parla di interventi atti a togliere certificazioni di esclusività e di condizionamento per poter aderire ad una assicurazione, e di altre assurde, come l'introduzione della autocertificazione per la classificazione di auto storica, senza l'avvallo dell'ASI o del Registro storico di marca. Quindi si tratta solo di attendere che sia completata la discesa in campo ACI e se ne vedano gli eventuali benefici. Io rimango in attesa, infatti non sono iscritto a nessun sodalizio o club che dir si voglia.

"se conosci come è fatto un organo meccanico, la cura nell'usarlo,rappresenta di per se una gran quota della sua manutenzone"

Come già detto, l'intento di ACI storica sarebbe anche valido: in pratica anche loro vorrebbero certificare e quindi di fatto fare concorrenza ad ASI.

Il fatto che non mi và giù e la lista chiusa compilata a loro piacimento (ripeto:duna 60 si, alfa 75 1.8 carburatori no!): se il tuo veicolo è nella lista, ok (anche se magari è tenuto malissimo) altrimenti... può essere un esemplare stupendo, ma per loro, e quindi anche per le assicurazioni, sarebbe solo un ferro vecchio non meritevole di essere considerato di interesse storico a prescindere.

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-----Non ne sono certo ma so che altri club hanno elenchi più o meno ufficiali o poersonalizzati di auto d'epoca, e fra questi credo che ci sia anche l'ASI. Prova ad informarti poiché la stessa attenzione a quel veicolo può averla riservata allo stesso modo anche l'ASI. Comunque l'entrata dell'ACI non può essere in concorrenza all'ASI, bensì sarà proprio per eliminare cose che l'ASI fa pagare e che non devono essere pagate ma gratuite o con eventuale costo molto inferiore. Se non leggi ciò che sono i propositi, continuerai ad avere dubbi. L'ASI è un ente privato che ha avuto alcuni riconoscimenti dal ministero dei trasporti, e tanti altri se li è aggiudicati da sola, mentre l'ACI è un ente pubblico della Repubblica italiana che fu fondata ai fini di assistere il diffondersi dell'automobilismo in Italia. Purtroppo forse è stato un pò assente per quanto concerne la regolamentazione dettagliata e specifica dell'auto d'epoca che si è diffusa molto in fretta negli ultimi decenni, ed ora probabilmente vuole correre ai ripari. Vediamo come si muoverà, ma , secondo me, molto certamente toglierà all'ASI tante certificazioni inutili che costano, e provocano disuguaglianze fra gli utenti e conferendo benefici futili e fasulli.

"se conosci come è fatto un organo meccanico, la cura nell'usarlo,rappresenta di per se una gran quota della sua manutenzone"

L'ASI non ha alcuna lista chiusa: i requisiti per iscrivere una vettura sono:
- condizioni dignitose
- originalità
Non risulta quindi vi siano vincoli di alcun tipo sul modello di auto da iscrivere (l'ASI giustamente non discrimina nessun modello a priori, a differenza di qualcun altro...).

Poi che l'ACI voglia tentare di abolire l'ASI... spero proprio di no.
Anche perchè in soldoni sarebbe a dire che le mie auto (che ho restaurato, oppure erano già in condizioni idonee per certificazione ASI) verrebbero considerate come quelle attualmente non certificate.
Con ovvio deprezzamento (basta veder dua auto analoghe: quella certificata ASi spunterà prezzi di vendità sicuramente più alti).

Inoltre alcuni modelli in mio possesso (e certificati ASI date le condizioni in cui versano) non rientrano nella lista ACI -> non sarebbero mai storici -> assicurazione premio intero -> o finiscono per anni (fino ai 40) in cascina o sotto la pressa.
Bella prospettiva!

Preferisco pagare 90 euro all'anno (che diviso per 3 auto storiche sono 30 euro annui per auto: un'inezia) e poter avere l'auto che desidero piuttosto che avere uno sconto (davvero? e di quanto? di questi tempi agli sconti non credo) ma dover rottamare qualche auto e comunque poter tenere solo le auto che piacciono all'ACI (che ripeto ha tirato giu una lista con una logica tutta loro che esclude modelli caratterizzanti un periodo a favore di modelli ben più banali).
E la stessa cosa tutti coloro che hanno auto storiche non appartenenti alla lista ACI.
Spero proprio che l'ASI si imponga affinche non avvenga tale scempio.

P.S. l'ACI per ora ha fatto solo da esattore dei bolli per conto dello Stato o mi sono perso qualcosa? Da un ente così cosa possiamo aspettarci? Inoltre, per mia convinzione personale, preferisco un ente privato, guidato da determinate logiche (di profitto ok, ma anche di efficienza: da ricordare che ASI ha altri registri privati (FIAT,ALFA,LANCIA..) in concorrenza), piuttosto che dare tutto in mano ad un ente statale.. si sà già dove si andrebbe a finire..

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----Beh! Dire che l'ACI è solo e sempre stato l'ente delegato a riscuotere le tasse automobilistiche, mi sembra molto semplicistico. Io so che dal 1927, (se ricordo bene) è stata fondata e insieme ad altre due branchie o sezioni del settore : la Motorizzazione civile ed il P.R.A. hanno sempre provveduto a gestire il pubblico registro automobilistico dove è trascritto il nome del proprietario di ogni veicolo viaggiante e le relative corrispondenti targhe ed il foglio complementare, attestante la reale identità legale del veicolo. Il collaudo di ogni veicolo che debba subire la reimmatricolazione per cambio di proprietà, o proveniente dall'estero o da una precedente alienazione, o trasformazione a GPL o Metano, o ottenere il nulla osta dopo un incidente che ne abbia deformato la scocca o il telaio o per le modifiche ad esso apportate. Per anni sue riviste specializzate sono state edite con articoli tecnici e dettagliati su veicoli nuovi , e su accessori di nuova concezione, per gli automobilisti. Tutte cose che l'ASI o i suoi registri non hanno mai fatto e non fanno. Se mi dici che è stata latitante dal mondo del veicolo d'epoca, si allora devo convenire che è così. ed è in questo periodo che l'ASI si è arrogato il diritto della compilazione di documenti fasulli. Ne vuoi uno? Sai che i comuni e le regioni possono bloccare il traffico per motivi ecologici a certe categorie di vetture; ebbene se hai l'iscrizione all'ASI o a qualche registro di fabbrica, puoi circolare, se non sei iscritto non puoi. ( Tieni presente che entrambi , l'iscritto e il non iscritto hanno comunque superato la prova del bollino blu biennale). Lasciare che sia un certificato a decidere che un'auto di 40 anni non inquini, mi sembra uno schiaffo all'intelligenza.

"se conosci come è fatto un organo meccanico, la cura nell'usarlo,rappresenta di per se una gran quota della sua manutenzone"

Scusa Adriano, le omologate ASI sono esentate dal bollino blu, al collaudo non tengono conto dei valori di inquinamento ma allegano al risultato della revisione una fotocopia del certificato ASI, fanno comunque la prova per la routine del calcolatore ma non ne tengono conto anche se le emissioni non rientrano nei parametri.

-----Ancora peggio !!! Ignoravo questa prassi Eass; ti ringrazio della informazione.

"se conosci come è fatto un organo meccanico, la cura nell'usarlo,rappresenta di per se una gran quota della sua manutenzone"