
Correva il 1969 ed il sedile posteriore della vecchia, gloriosa, ansimante ed arrugginita 500 sport si era riempito di pacchi e pacchetti. Un tenda, due brandine, un minitavolino con due mini sedie ed altre ovvie apparecchiature. Partimmo, io, mia moglie e la mia prima figlia che allora aveva circa meno tre mesi (non meno di tre mesi, ma proprio meno tre mesi; tanti ne mancavano al periodo previsto per il lieto evento); allora non c'erano tante autostrade ed il pensiero di fare la Liguria in Agosto non ci entusiasmava per cui affrontammo disinvoltamente quello che oggi sarebbe definito percorso alternativo.
Alessandria, Asti, Cuneo e a Limone eccoti di fronte a noi, in tutta la sua maestà (o almeno così credevamo) la prima salita.
IL COLLE DI TENDAIl coraggioso cinquino lo superò brillantemente suscitando le perplessità dei doganieri che non ebbero il coraggio di farci scaricare cotante masserizie per controlarle (allora si usava).
Ma non sapeva, il povero tapino, cosa l' aspettava.
E neppure noi. La "maestà" del Tenda andò a farsi benedire.
Apertivo il colle del Brouis (879 m.), a seguire il colle del Braus 1002 e per finire il colle di Nizza (solo 410 m.).
Gli ultimi metri del colle del Braus li percorremmo seguiti da un autocarro pieno di bombole di gas. Come ci spingeva................. ragazzi come ci spingeva! Ricordo un vecchio film in cui un TIR ha inseguito un automobilista per tutta la pellicola. Ci sentivamo come quel tale (l'automobilista).
Comunque l'amato compagno della nostra follia arrivò ci depositò brillantemente a tirare il fiato in Place Massena a Nizza Marittima.
Ma non era ancora finita; il beneamato compagno della nostra follia ci portò, senza patemi d'animo - ormai era tutta pianura, a Villeneube-Loubet dove scarico noi ed il nostro bagagli al Camping "Parc des Maurettes".
Per non lasciarvi sbavare dalla curiosità vi dirò che, da quegli incoscienti che eravamo, tornammo per la stessa strada.
Come avrà fatto nostra figlia a non nascere di sei mesi in una piazzola in riva al Roya solo il cielo lo sa.
by
carletto